Castello san marzano

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disegno del castelloIl castello situato in un contesto particolarmente affascinante tra Langhe e Monferrato, appare già in lontananza come una massa grandiosa che si stacca dai tetti.

Si sale un’erta ripida che conduce a ridosso dei bastioni, ma solo girandovi attorno ci si rende conto delle vaste dimensioni della sua cinta.

Il complesso è costituito da un corpo di fabbrica racchiuso da quattro torri angolari, quadrate e massicce, in origine le torri erano merlate agli angoli.

Le fiancate sono munite di scarpa non molto pronunciata e hanno tre ordini di piani fuori terra.

Varcata la soglia si accede all’ampio giardino ricavato sulla bastionata, dove si gode il pittoresco panorama della vallata.

A sinistra sorge un edificio porticato, aggiunto alla costruzione originaria nel secolo scorso imitando, come nel recinto esterno lo stile medievale.

Dal giardino possiamo accedere alla cantina monumentale ricavata dentro i bastioni

scavata nel tufo, in mattoni faccia a vista che lascia incantato il visitatore.

Il castello vero e proprio che sorge sulla destra   conserva l’impianto originale, anche se il portale è stato restaurato nel 1884.

Nell’atrio da dove si riparte lo scalone progettato dallo Juvarra per il piano superiore, è degno di nota il pozzo da cui prende il nome come Castello di Acquosana.

Nel 1117 i fratelli Giacomo ed Enrico Danisio vendevano al Comune di Alessandria i loro beni in seguito al trattato di pace stipulato tra Alessandrini e Astigiani.

San Marzano dipende dal Consortile di Canelli, i consoli del consortile stringono alleanza con Asti e Alessandria contro il marchese del Monferrato.

Nel 1227 in seguito della vendita di Manfredo Lambrusco il paese e il castello passano sotto il dominio di Asti.

Nel 1333 il comune di Asti aliena San Marzano ai Solaro, la più importante famiglia Guelfa, prima di tale data il castello subì violenze provocate dalla guerra fra Guelfi e Ghibellini. Probabilmente in quel periodo il castello è stato incendiato.

Nel 1382 Antonio Asinari contrari al dominio Visconteo offrono la signoria su Asti ad Amedeo VI di Savoia dal quale ricevono l’investitura di molte terre tra cui San Marzano.

Nel 1616 il feudo fu confiscato a Marco Asinari per assegnarlo a Aldobrandino.

Nel 1625 gli spagnoli ritirandosi da Pontestura distrussero i castelli tra cui San Marzano.

Nel 1655 il castello che si presenta in pessime condizioni torna proprietà della famiglia Asinari, che trasforma il castello in un elegante residenza di campagna.

Nella seconda metà del secolo il castello diventa proprietà dei Parodi , successivamente venduto a De Benedetti che a sua volta lo rivendette agli Asinari   come dote ad Amalia Asinari per il matrimonio con il generale Francesco Braga. Ora il castello è di proprietà del conte Vittor Luigi Braga Rosa.



English

Set in the heart of the small hamlet of San Marzano Oliveto, the Castle of San Marzano has one fortified structure dating back to medieval times. Conquered by Solaro in the 14th century the Castle was transformed into a noble residence by the Asinari in the first half of the seventeenth century.

Now a private residence, the Castle is characterized by a square plant with four imposing corner towers, the main saloon in the center double in height and with a sky-painted ceiling (in memory of the medieval time when the castle was originally a fortification with a court inside) and the smaller rooms on the sides: the chimney room of the Asinari family, the room of the mirrors and the room of the soldiers.

These spaces enchant the visitor for the proportion, the furniture, the vaults and the 18th century stuccoes ascribed to Juvarra for their beauty.

The area, rich of historical memories and rare suggestions offers a choice of absolute prestige for those wishing to celebrate their wedding or special events which, framed by the magic of the place, will remain in the heart forever.

From the garden terrace in the shade of secular trees you can admire one of the most enchanting view of the Langhe, with the gentle hills cultivated on a vineyard declared UNESCO Heritage Site.


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